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Appalti sotto soglia, pubblicate le nuove linee guida dell’Anac

Correttivo Codice Appalti

Rotazione degli inviti, autodichiarazioni e verifiche per evitare l’elusione della concorrenza o il frazionamento improprio degli importi. Le nuove linee guida sui contratti sotto soglia entreranno in vigore dal 7 aprile.

L’Autorità nazionale anticorruzione irrigidisce i parametri che riguardano gli appalti sotto soglia varando nuove linee guida, pubblicate in Gazzetta Ufficiale e in vigore a partire dal 7 aprile. L’Anac è stata chiamata ad indicare specifiche modalità inerenti alla rotazione degli inviti e degli affidamenti e all’attuazione delle verifiche sull’affidatario scelto senza gara, direttive anche sull’effettuazione degli inviti in caso di esclusione automatica delle offerte anormalmente basse.

Quali sono gli appalti sotto soglia?

Gli appalti sotto soglia sono quelli di importo inferiore alle soglie comunitarie, assegnati senza seguire procedure ordinarie ma tramite un invito effettuato dalla Stazione Appaltante e rivolto ad un certo numero di operatori economici. Un metodo che da un lato semplifica il procedimento, ma dall’altro aumenta il rischio di “frazionamento improprio”. Ovvero l’apposita scomposizione in più lavorazioni al fine di abbassare l’importo a base di gara utilizzando regole meno rigide.

Rotazione degli inviti

Per contrastare questa eventualità sono state adottate alcune misure particolari come il principio di rotazione degli inviti, in base al quale il contraente uscente non può essere invitato ad una procedura che rientra nella stessa categoria di opere o nello stesso settore merceologico perché potrebbe aver tratto vantaggio dalle informazioni acquisite durante l’affidamento precedente. Anche per questo, l’invito è negato persino all’operatore invitato nella precedente procedura di selezione ma poi non risultato affidatario. Esistono tuttavia alcune eccezioni in cui l’affidatario uscente può essere invitato, previa motivazione da parte della Stazione Appaltante. Sono previste inoltre alcune deroghe riguardo gli affidamenti di importo inferiore ai mille euro.

Le autodichiarazioni

L’affidamento di servizi, forniture e contratti di lavoro di importo fino a 5.000 € è possibile tramite un’autodichiarazione resa dall’operatore. Stessa cosa per gli appalti fino a 20.000 €, a patto che l’autodichiarazione rispetti il modello Dgue (documento di gara unico europeo). L’irregolarità dei requisiti deve prevedere, inoltre, la clausola di risoluzione del contratto e una penale non inferiore al 10% del valore del contratto.

Lotta al frazionamento

Le linee guida stabiliscono che per le opere di urbanizzazione a detrazione totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso di costruire, nel calcolo del valore stimato, devono essere cumulativamente considerati tutti i lavori di urbanizzazione primaria e secondaria anche se appartenenti a diversi lotti, connessi ai lavori oggetto di permesso.

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