La Mendola: “altro fondamentale obiettivo è riaffermare la centralità del progetto”
“È estremamente positivo che l’ANAC, perfezionando la prima delle Linee Guida sui servizi di ingegneria ed architettura, abbia chiarito in modo inequivocabile l’obbligo per le stazioni appaltanti di ricorrere al cosiddetto Decreto Parametri per il calcolo dell’importo a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria”.
Lo ha sottolineato Rino La Mendola, Vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc).
Step previsto nel programma di attuazione del Nuovo Codice Appalti e tanto invocato e successivamente apprezzato dalle categorie dei professionisti.
In attesa che venga emanato il Decreto correttivo con il quale potrà essere modificato l’art.24 comma 8 del Codice, la precisazione dell’Anac rappresenta “un importante punto di riferimento per scongiurare il rischio che le stazioni appaltanti possano sottostimare l’importo dei compensi dei progettisti da porre a base di gara e adottare quindi procedure di affidamento errate, deprimendo i più elementari principi della trasparenza e la qualità delle prestazioni professionali”.
“Con questo chiarimento – prosegue La mendola – che tutti i professionisti italiani hanno da tempo e con fermezza sollecitato, le Linee Guida tracciano in modo ancora più incisivo un percorso per garantire maggiore trasparenza negli appalti e per riaprire il mercato dei lavori pubblici”.
Dopo l’obbligo di ricorso al Decreto Parametri, il Consiglio Nazionale pone ora un altro fondamentale obiettivo: riaffermare la centralità del progetto. Perchè ciò avvenga occorre stabilire che ai vincitori di concorsi venga sempre assicurato l’incarico della progettazione esecutiva, ciò al fine di rendere finalmente incisivo l’impatto dei concorsi sul mercato e di far emergere il merito soprattutto dei giovani professionisti.