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Decreto Terremoto, ok del CdM

Decreto Terremoto: semplificazione e velocizzazione delle procedure per la ricostruzione

Gentiloni: accelerare sui problemi e sui rischi di strozzature burocratiche per i territori

Il nuovo decreto terremoto approvato il 02/02/2017 dal Consiglio dei Ministri è il terzo provvedimento legislativo in materia varato dal governo, dopo quelli seguiti alle scosse di agosto e novembre dell’anno scorso e, a detta del premier Gentiloni è solo la prima parte delle misure su cui il Governo sta lavorando in tema di Emergenza Terremoto.

Il punto focale del nuovo decreto terremoto è la semplificazione e velocizzazione delle procedure per la ricostruzione, dando la priorità a scuole e alloggi temporanei per i residenti, e misure a sostegno delle imprese.

“La catena decisionale deve disporre di procedure il più veloci possibili – ha spiegato in conferenza stampa il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni – e per questo abbiamo lavorato gomito a gomito con l’Anac”.

Scuole e Opere Strategiche

Per le scuole e per le opere a maggior ruolo strategico si semplificano le procedure di affidamento degli appalti pubblici per lavori, servizi e forniture. Il Commissario straordinario per la ricostruzione potrà quindi adottare specifici piani e ricorrere alla procedura negoziata con l’invito a 5 operatori economici iscritti all’anagrafe Antimafia. L’invito sarà rivolto sulla base del progetto definitivo.

Comuni e Province possono, inoltre, agire in sostituzione dei soggetti attuatori e predisporre i progetti sulla base delle priorità stabilite dal Commissario straordinario, d’intesa con i Presidenti di Regione, inviandoli alla struttura commissariale.

Per velocizzare gli interventi di messa in sicurezza e ricostruzione è previsto infine il potenziamento del personale impegnato nelle attività di ricostruzione per gli enti locali, le Regioni e le altre Pubbliche Amministrazioni, nonché il rafforzamento, con altre 20 unità, della segreteria tecnica di progettazione presso il Segretariato generale del Ministero dei Beni culturali.

Eliminato il tetto massimo di 30 incarichi di progettazione per i professionisti.

Il contributo per le attività tecniche – riconosciuto ai professionisti per la compilazione della scheda Aedes, la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza – sarà massimo del 10%, incrementabile fino al 12,5%, per i lavori di importo inferiore a 500mila euro. Per i lavori di importo superiore a 2 milioni di euro, il contributo massimo sarà pari al 7,5%. Saranno definite in seguito le modalità di erogazione per assicurare una graduazione che tenga conto della tipologia della prestazione tecnica e dell’importo dei lavori. Potrà inoltre essere riconosciuto un contributo fino al 2% per le sole indagini e prestazioni specialistiche.

Microzonazione sismica

I Comuni potranno ricorrere a procedure semplificate di affidamento degli incarichi tecnici di realizzazione degli studi di microzonazione sismica, propedeutici alla presentazione dei progetti di ricostruzione.

Emergenza alloggiativa

Con il nuovo decreto si provvede inoltre a semplificare i procedimenti per l’affidamento, da parte delle Regioni interessate, delle opere di urbanizzazione connesse alla realizzazione di alloggi temporanei. Rese più leggere anche le regole per il recupero delle stalle.

Le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria potranno acquisire al patrimonio di edilizia residenziale pubblica immobili invenduti da assegnare a chi non ha casa, in alternativa agli alloggi temporanei. Sarà riaffidata alle Regioni la competenza per il trattamento e il trasporto delle macerie.

Misure per residenti e imprese

Il Decreto prevede la proroga di una serie di misure per sostenere il reddito delle popolazioni e delle imprese e rilanciare le attività produttive.

È il caso della cassa integrazione ai lavoratori occupati nelle imprese danneggiate dal terremoto e della cosiddetta “busta paga pesante”, già previsto dal precedente decreto in materia, ovvero la sospensione per i contribuenti domiciliati nei Comuni del cratere, del pagamento Irpef da gennaio a settembre 2017, a prescindere da dove sia fiscalmente domiciliata l’azienda.

Si sospendono inoltre, da gennaio a settembre 2017, i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione. Sono previsti anche sgravi fiscali per favorire il mantenimento e il rilancio del sistema produttivo nei territori.

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