Definiti i criteri di valutazione per l’assegnazione di 300 milioni di euro per le PMI
300 milioni di euro sono stati stanziati per le PMI delle Regioni di Calabria, Basilicata, Campania, Sicilia, Puglia. Innovazione, Competitività ed Efficienza energetica sono il fulcro intorno al quale dovranno ruotare i progetti.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, per mezzo della Circolare n. 14722 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 49 del 29 febbraio 2016, ha fornito le indicazioni sui criteri di valutazione delle domande di agevolazione per le operazioni cofinanziate con le risorse del Programma Operativo Nazionale (PON) Imprese e competitività 2014-2020 FESR.
I Contratti di sviluppo che troveranno copertura dovranno essere attinenti l’aerea Innovazione tramite la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso l’industrializzazione dei risultati della ricerca, al fine di sviluppare materiali nuovi ed ecocompatibili e tecnologie innovative per bonificare siti contaminati.
Per quanto riguarda la competitività delle piccole e medie imprese verranno privilegiati gli interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività, al riposizionamento competitivo e alla capacità di adattamento al mercato. Sono ammesse esclusivamente le PMI di qualunque settore produttivo, con il solo limite per il settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli i cui interventi dovranno essere inseriti in una logica di filiera sovraregionale.
Si sottolinea che sarà data attenzione ai progetti nel settore dell’efficienza energetica, del turismo e nella valorizzazione del patrimonio culturale. In questo ambito saranno presi in considerazione i nuovi sistemi per la fruizione della cultura e le tecnologie per la gestione e conservazione dei beni culturali, sistemi di mobilità intelligente, quelli per garantire la sicurezza dell’ambiente urbano e la prevenzione degli eventi critici.
Ai fini della valutazione dei programmi di sviluppo si valuteranno inoltre la sostenibilità economico-finanziaria della proposta progettuale, la coerenza industriale, la cantierabilità e la fattibilità tecnica delle opere. Anche la localizzazione in aree a particolare disagio occupazionale e la previsione di recupero o riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate saranno criteri premianti.
Per quanto concerne le spese generali, con particolare riferimento ai progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, sarà applicato un tasso forfettario del 25% dei costi diretti ammissibili, ad esclusione dei costi diretti ammissibili di subappalto e dei costi delle risorse messe a disposizione da terzi che non sono utilizzate nei locali del beneficiario. In alternativa e’ ammissibile la rendicontazione di spese generali sino al 50% delle spese del personale, qualora direttamente riconducibili all’operazione e purché debitamente giustificate e documentate.
La circolare informa che i programmi di sviluppo cofinanziati nell’ambito del PON IC potranno essere oggetto di ulteriori indicazioni finalizzate a disciplinarne le modalità attuative in tema di rendicontazione, ammissibilità delle spese, monitoraggio, controllo, informazione e pubblicità, i cui obblighi a carico dei beneficiari saranno comunque specificati nella determinazione di concessione delle agevolazioni.