Regioni e Province autonome condividono la linea generale ma richiedono modifiche
Il Decreto Scia 2 ha ricevuto il via libera dalla Conferenza Unificata, tenuta lo scorso 29/09/2016, unanime nel reputare la mappatura dei regimi uno strumento essenziale per dare certezze e orientare gli imprenditori nella fase di avvio e durante l’esercizio dell’attività.
Le Regioni e le Province autonome hanno però chiesto alcune modifiche al testo e alle tabelle contenenti gli interventi edilizi, la loro descrizione e il titolo edilizio da utilizzare.
Secondo le Regioni è necessario:
- sostituire, nella tabella A allegata alla bozza, il termine “autorizzazione”con permesso di costruire in modo da non lasciare spazio ad incertezze interpretative una volta entrato in vigore il decreto.
- Eliminare dal testo tutta la parte relativa alle bonifiche e regolamentarla nel dettaglio attraverso un ulteriore decreto.
Ulteriori obiezioni al DLgs Scia 2 riguardano:
- la tabella che indica l’iter amministrativo da seguire per ciascun intervento da realizzare e la competenza delle Regioni
Nel caso in cui la legge regionale prevede una procedura semplificata, questa dovrebbe prevalere su quella indicata in tabella.
- la segnalazione certificata di agibilità
Il certificato di agibilità, che dovrebbe essere sostituito dalla segnalazione certificata di agibilità, dovrebbe invece essere eliminato in quanto la comunicazione di fine dei lavori contiene già le attestazioni di conformità necessarie a dichiarare agibile l’edificio, per cui si andrebbe a semplificare ulteriormente rendendo utilizzabili gli edifici in seguito alla comunicazione di fine lavori, comprensiva delle attestazioni di conformità necessarie.
- restauro e risanamento conservativo pesante
Le Regioni chiedono di inserire tra gli interventi di ristrutturazione pesante anche quelli che comportano mutamenti urbanisticamente rilevanti o la completa demolizione dell’edificio.
È stato chiesto infine di valutare, relativamente all’avvento della Scia alternativa al permesso di costruire che sostituisce la Dia, se mantenere il vincolo di inizio degli interventi dopo 30 giorni dalla presentazione della Scia alternativa.
Si attende ora il parere delle Commissioni parlamentari competenti affinchè il decreto sulla Scia 2 diventi operativo.