Le risorse saranno spese per far fronte ai danni causati dal sisma: ripristino di scuole e infrastrutture stradali, costi di sistemazione, messa in sicurezza del patrimonio culturale e rimozione delle macerie
Nei giorni scorsi la Commissione europea ha trasferito all’Italia il più alto contributo economico mai concesso nell’ambito del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (FSUE): circa 1.2 miliardi di euro destinati a sostenere i danni diretti e i costi di prima emergenza scaturiti dal tragico sisma che ha colpito il centro dello stivale il 24 agosto 2016.
La ripartizione dei fondi
Il contributo verrà diviso per quattro attività principali:
- 582 milioni di euro (quasi metà della somma stanziata) saranno utilizzati per sostenere i costi dei Contributi di Autonoma Sistemazione (CAS), della sistemazione alberghiera, delle Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE), dei Moduli Abitativi Provvisori Rurali (Mapre), delle stalle e dei fienili;
- 316,5 milioni di euro saranno destinati agli interventi di ripristino delle infrastrutture della rete viaria previsti nel Piano ANAS, la riparazione immediata di edifici scolastici e la realizzazione di strutture scolastiche temporanee;
- 208 milioni di euro necessari agli interventi per la messa in sicurezza e la protezione del patrimonio culturale a cura del Mibact e delle Regioni;
- Circa 89 milioni di euro rivolti alle attività di gestione, rimozione e smaltimento delle macerie.
18 mesi di tempo per utilizzare i fondi
Il Dipartimento della Protezione Civile sarà responsabile del coordinamento dell’attuazione del Fondo. Il contributo, come da Regolamento, dovrà essere utilizzato entro un periodo di diciotto mesi a decorrere dalla data del 6 novembre 2017, giorno in cui la Commissione europea ha erogato lo stanziamento. Le risorse non impiegate, o utilizzate per operazioni non ammesse al contributo, dovranno essere restituite.
Entro i 24 mesi dalla ricezione del contributo lo Stato beneficiario dovrà presentare una relazione sullo stato di attuazione del contributo con la relativa rendicontazione.
Cos’è il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea?
Il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea è stato creato nel 2002, dopo le inondazioni in Europa centrale. Da allora, 24 paesi ne hanno beneficiato per far fronte a disastri quali incendi, siccità, inondazioni, tempeste e terremoti. I soldi erogati possono essere usati per i servizi di emergenza e per offrire rifugio alle popolazioni, per ripulire le aree colpite, per riparare le infrastrutture come acquedotti e strade e per mettere in sicurezza il patrimonio culturale.