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Terremoto, 1,2 miliardi di euro dalla UE per la riqualificazione antisismica

Terremoto Centro Italia

Tajani: Bruxelles dimostra in modo concreto la sua solidarietà. Si tratta del più grande ammontare di risorse mai impegnato dal Fondo di Solidarietà Europeo nei suoi 15 anni di vita

Era stato approvato lo scorso 30 agosto da parte della Commissione Bilanci dell’eurocamera la proposta firmata dall’eurodeputato Giovanni La Via (Ap-Ppe) sullo stanziamento di 1,2 Miliardi di euro per la ricostruzione in Centro Italia.

“Bruxelles dimostra in modo concreto la sua solidarietà con contributi sostanziali per l’emergenza e la ricostruzione. Si tratta del più grande ammontare di risorse mai impegnato dal Fondo di Solidarietà Europeo nei suoi 15 anni di vita”

Così aveva commentato il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, la decisione di Bruxelles di destinare 1,2 miliardi di euro di fondi Ue alle zone colpite dal terremoto, stanziamento sul quale si attende, proprio in questi giorni, dall’11 al 14 settembre, il via libera da parte della commissione bilancio del Parlamento europeo.

Ciò è stato possibile – prosegue Tajani – grazie a modifiche sul bilancio del 2017 e, in via eccezionale, impegnando anche il bilancio futuro del 2018

Per dare più concretezza all’intervento di recupero, infatti, l’importo previsto dal fondo è stato realizzato facendo leva sia sui budget non utilizzati dagli esercizi precedenti ma anche impegnando i fondi provenienti dal budget del 2018.

L’importo previsto sarà utilizzato in primo luogo per costruire nuove soluzioni abitative, per riparare le infrastrutture e per mettere in sicurezza e ristrutturare edifici pubblici e siti architettonici e culturali.

La Protezione civile italiana e la Commissione europea hanno stimato circa 21,9 miliardi di euro di danni arrecati dagli eventi sismici accaduti ad ottobre 2016 e gennaio 2017.

Il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea

Il Fondo FSUE, lo ricordiamo, offre sostegno a quei Paesi che, colpiti da grandi calamità naturali, versano in condizioni precarie a livello sociale, ambientale ed economico. Il fondo è stato a seguito delle gravi inondazioni che hannno devastato l’Europa centrale nell’estate del 2002 e da allora 24 Paesi ne hanno beneficiato per far fronte ai danni causati dalle catastrofi, tra cui terremoti, incendi forestali, inondazioni, tempeste e siccità.

I soldi erogati possono essere usati per i servizi di emergenza e per offrire rifugio alle popolazioni, per ripulire le aree colpite, per riparare le infrastrutture come acquedotti e strade e per mettere in sicurezza il patrimonio culturale. Tutte azioni, queste, che ora si rendono necessarie per il Centro Italia.

Finora sono stati erogati oltre 5 miliardi di euro dal Fondo di solidarietà e l’Italia, anche a causa dei frequenti terremoti, è stata il Paese che ha ricevuto più aiuti economici: ad oggi pari a 2,5 miliardi di euro. I contributi sono stati erogati ad esempio all’epoca del terremoto dell’Aquila (2009) e dell’Emilia Romagna (2012). Seguono la Germania, con 1 miliardo di euro, e il Regno Unito, con 0,2 miliardi di euro.

 

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